La Cicceide legittima/I/LXXXIV
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXXXIV
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D. Ciccio ammesso nella Corte d’Astrea.
lxxxiv.P
Ortando in man certo suo Voto impresso D. Ciccio, andò per essere introdotto
Nella regia d’Astrea con gl’altri anch’esso
4Tamquam Juris perito esimio, e dotto;
Ma perchè si sentì più d’un rimbrotto
Fra i primi del giuridico congresso,
E’l portinajo stesso in quel ridotto
8Con un baston gli contendea l’ingresso,
Sorta la Dea dalla real sua Sede
Così lor favellò = Non sia conteso
11Il passaggio a costui, che’l merta, e ’l chiede:
Poi ch’egli almen vi servirà nel peso
Delle ragioni altrui; già che si vede.
14Ch’ha la fisonomia d’un contrapeso.