La Cicceide legittima/I/LXXX
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L'Autore vuol giungere all'ottantesimo Sonetto.
lxxx. Giungere all’ottantesimo Sonetto
Ad onta di ser Febo, ed al dispetto
4Di Clio, già stufi di sì lungo imbroglio.
Né il mio ti sembri un eccedente orgoglio
D'ambizioso umor; poiché in effetto
Ciò deriva da te, che dai soggetto,
8E materia perenne a più d’un foglio.
Se poi brami saper la causa, e ’l fine,
Che m'hanno a questo termine condotto,
11E prescrittomi un simil confine,
D. Ciccio, tel dirò: Mi sono indotto
A compirtene giusto otto decine,
14Per dimostrar, che sei C.... ut otto.]
Intanto io vo' quì sotto
Attaccare quest’ultimo Sonetto
17Un pò di Coda, e renderlo perfetto:
Ma se ben glie la metto
Per questo fin; la cagion vera, e soda
20E’, che sopra i C.... ci va la coda.