La Cicceide legittima/I/LXX
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXX
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L’Autore tiene appresso di se il Ritratto di D. Ciccio.
lxx.A
Ltri, ch’al suo Signor d’ossequio grato Vuol dimostrare un ben divoto affetto,
Ne tien da dotta mano effigiato
4In nobil quadro il riverito aspetto:
Altri de la sua Donna il viso amato
Ha in picciol rame epilogato, e stretto,
E di fulgide gemme ingiojellato,
8Qual suo Nume, sel tien vicino al petto,
Altri l’effigie dell’Amico assente
Suole a dispetto del destin nemico
11Tenersi a lato, e farselo presente:
Io ch’Amante ti son, Servo, ed Amico,
Porto il ritratto tuo sempre pendente
14In una borsa sotto a l’umbilico.