La Cicceide legittima/I/LXII

Sonetti

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L’Autore implore il perdon da D. Ciccio.

lxii.
D'
Ogni mio Madrigal, d’ogni Sonetto,

  Che sin ad ora per C ...arti ho fatto,
     Io ti chieggo perdono, e me ne batto
     4A palme chiuse amaramente il petto.
Poiché stamane il Confessor m’ha detto,
     Ch’io son per tal cagion perduto affatto,
     E come d’un gravissimo misfatto
     8Me n’ha di buon proposito corretto.
Anzi con faccia di rigor ripiena
     Anche il sol nominarti ei m’ha vietato,
     11Col farmi reo d’inevitabil pena.
E la ragion m’ha subito appagato,
     Perch’essendo C... parola oscena.
     14Non si può proferir senza peccato.