La Cicceide legittima/I/LXII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXII
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L’Autore implore il perdon da D. Ciccio.
lxii.D'
Ogni mio Madrigal, d’ogni Sonetto, Che sin ad ora per C ...arti ho fatto,
Io ti chieggo perdono, e me ne batto
4A palme chiuse amaramente il petto.
Poiché stamane il Confessor m’ha detto,
Ch’io son per tal cagion perduto affatto,
E come d’un gravissimo misfatto
8Me n’ha di buon proposito corretto.
Anzi con faccia di rigor ripiena
Anche il sol nominarti ei m’ha vietato,
11Col farmi reo d’inevitabil pena.
E la ragion m’ha subito appagato,
Perch’essendo C... parola oscena.
14Non si può proferir senza peccato.