La Cicceide legittima/I/CXXX

Sonetti

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A D. Ciccio in occasione, che l’armata di Francia cannonò Genova.

cxxx.
Q
Uella, ch’udiste orribile sparata

     Ver le mura di Giano, era un’offesa,
     Che contr’esse tentò la Franca Armata
     4Di Regio sdegno ardentemente accesa
E se l’ira de’ bronzi è poi cessata
     Onde quella Città ne resta illesa,
     Vien, perchè sul più bello è lor mancata
     8La provision per proseguir l’impresa:
Or’io, D. Ciccio, in simile occasione
     Temo, che sien per esservi alla spalla;
     11E valersi di voi per monizione.
E forse forse il mio timor non falla;
     però che voi per esser un C....
     14Avete la figura d’una palla.