La Cicceide legittima/I/CXV
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CXV
◄ | I - CXIV | I - CXVI | ► |
II rammarico di D. Ciccio, e di suo fratello per il passaggio di lor Padre alle seconde nozze.
cxv.I
L Padre di D. Ciccio essendo andato per certi affari a la Romana Corte,
Al fin, mortagli qui la sua Consorte,
4Scrivon, che s’è rimaritato:
Or D. Ciccio, e’l Fratel c’han penetrato
Questa risoluzion, dubitan forte,
Ch’egli acquisti altri Figli, e che si porte
8Mezzo il suo patrimonio in altro lato.
Invan però, secondo me, s’accoglie
Un tal sospetto in essi, e in van rimasa
11E’ questa tema in lor, ch’altri gli spoglie,
Sento la mente mia mal persuasa,
Ch’ei possa in Roma ingravidar la moglie,
14Mentre ha lasciato i suoi C.... a casa.