La Cicceide legittima/I/CCXVII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXVII
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L’Umiltà di D. Ciccio.
ccxvii.D.
Ciccio s’ha sfibbiata la giornea Tutto pien d’umiltà, nè più si sente
Glorioso vantar, come solea,
4L’ampia capacità de la sua mente.
E se già fra i Colleghi ei pretendea
D’esser il più saputo, e ’l più valente,
Or, dato bando a l’ambizion, ch’avea,
8Dice, che presso a loro è un ombra, un niente,
Protesta essere un nulla in paragone
Degli altri, e con quell’umile pensiero
11Ha lasciato ogni fasto, e presunzione;
Ma in dir d’essere un nulla, ei dice il vero;
Poichè, come si vede, ogni C....
14Ha la forma, e l’imagine d’un zero.