La Cicceide legittima/I/CCLXXVI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCLXXVI
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A D. Ciccio moribondo.
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Aro, amato D. Ciccio! Ah, se tu muori, Sarò teco ancor io da morte oppresso;
Però, che l’amor mio grande in eccesso
4Fa sentirmi egualmente i tuoi malori.
Sò c’han per uso i providi Castori
Di strapparsi i C.... allor, ch’appresso
Van lor per farne strage i Cacciatori,
8E così ognun di lor salva sé stesso.
Ma sperar non poss’io tal riuscita
Nel caso mio, nè seguitar le scorte,
11Che, per campar quell’Animal m’addita:
Troppo, ahi troppo diversa è nostra sorte!
Io perdendo un C.... perdo la vita,
14Quei perdendo i C.... scampan da morte,