La Cicceide legittima/I/CCLXI

Sonetti

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D. Ciccio cacciato di casa da suo Padre per il vizio del giuoco.

cclxi.
I
L Padre di D. Ciccio (a cui fu detto

     Che certi Giuocatori astuti, e lesti
     Tratto gli avean buon numero di resti,
     4E quasi, che lasciatolo in farsetto.}
L’altro dì pien di collera, e dispetto
     Il cacciò fuor di casa; ancor che resti
     Fermo in amarlo, e tenero protesti
     8D’aver per esso il suo primiero affetto.
E se ben sodamente ogn’un procura
     Di fargli ben capir, ch'è dissuasa
     11Da l’amor naturale azion sì dura;
Con tutto ciò, per render persuasa
     La mente altrui, suol dir, che la Natura
     14Ama i C...., ma non gli ammette in casa.