La Cicceide legittima/I/CCII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCII
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L’Autore non può star senza D. Ciccio.
ccii.P
Ommi fortuna in Corte a menar l’ore Quasi Augel prigioniero in aurea gabbia
Là ve spirano ogn’or dall’ampie labbia
4Aliti velenosi, astio, e livore.
Pommi di carità privo, d’amore
Là tra cappucci, e le cocolle, ed abbia
Stretto da voti, a sostener la rabbia
8D’un indiscreto, e rigido Priore.
Con l’Elmo in testa, e col moschetto in mano
Pommi là ve consumasi affamato
11Sotto Barcan l’esercito Cristiano.
Ma senza il mio D. Ciccio in alcun lato
Non mi por già, se brami avermi sano,
14Poichè senza di lui sarei castrato.