La Cicceide legittima/I/CCCXXIX

Sonetti

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L’Autore protesta le sue obbligazioni a D. Ciccio.

cccxxix.
D
E’ favor, che m’hai fatti, e che mi fai,

     D. Ciccio, ogni dì più con gli argomenti;
     Che somministri a’ miei componimenti,
     4Non ti potrò ricompensar giammai.
Perchè qualor di te scrissi, o cantai,
     Co’ miei per altro deboli talenti,
     Tanto, sol tua mercè, piacqui a le genti,
     8Che (se il dirlo convien) m’immortalai.
Ma benchè centomila obbligazioni,
     D. Ciccio, io te ne debba, e che tu meco
     11Abbi altrettanti crediti, e ragioni,
Pur men dovresti far l’assoluzioni,
     Mentre a pagare i debiti, c’ho teco,
     14Tutte votai le borse de’ C ....