La Cicceide legittima/I/CCCXIV
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCCXIV
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L’Autore difende dal detto d’un Aristarco la sua Cicceide.
Al Sig. Giuseppe N.
G
Iuseppe, una cert’invida Genìa, Che suol gli applausi altrui sentir con pena,
E che lubrica va per quella via,
4Dove il genio satirico la mena,
Ha preso a dir, che la Cicceide mia
E’ parto vil d’insipida Camena,
E s’affatica in rimostrar, che sia
8Di freddure insoffribili ripiena;
Or senza opposizion, sia conceduto.
Ch’abbiano i versi miei, per avventura
11Molto di freddo in se, nulla d’arguto.
Pur se i C.... son caldi per natura,
Non sia poca virtù l’aver saputo
14Dal caldo ricavar qualche freddura.