La Cicceide legittima/I/CCCIII

Sonetti

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L’Elogio.

ccciii.
C
Olà dove di vita orbato, e casso

     Stava in alto Feretro esposto il mio
     Caro D. Ciccio, alcuni Amici, ed io
     4Al Tempio Priapeo volgemmo il passo;
Parato era di brun dal sommo al basso,
     E mentre quivi al ministero pio
     Intento era ciascuno, alzar s’udìo
     8Da cento gole un musical fracasso.
D’intorno al Cataletto, in cui giaceva
     La nobil salma, i gemiti ascoltassimo
     11Di Turba, che’l gran caso egra piangea:
Poi verso un Cartellone i lumi alzassimo
     Contenente l’Elogio, il qual dicea:
     14Divo Ciccio C.... Optimo Massimo.