La Buffa/III. Istantanee della Buffa/Vecchione
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VECCHIONE
Di ritorno da Iamiano,
passavamo Doberdò,
una notte senza luna:
io volevo tagliare la strada
per scendere a Vermegliano.
E poggia leggermente a sinistra,
col fiuto del soldato,
senza bussola nè carta:
«Perdio! ho forse sbagliato»,
pensai, e detti l'alte
a tutta la compagnia.
Nel buio pesto il fango,
le trincee di resistenza,
profondi canaloni,
qualche soldato cadde:
anche il soldato Vecchione
della classe '78.
E venne lungo e magro,
ammaccato nella schiena;
mi disse seccamente,
scandendo le parole:
«Como, site tenende...
e la via, ‘un la sapite?»