La 've d'alta beltà luce infinita

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Sonetti Letteratura La ’ve d’alta beltà luce infinita Intestazione 12 maggio 2023 75% Da definire

Non è questa colei, che coll'ardore Donna vid'io, che di bellezza altera
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
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IV

PER LA SIGNORA AURELIA PAVESE

Che danzava il ballo della Spada.

La ’ve d’alta beltà luce infinita
     Cangiava notte in di sereno e chiaro,
     Di bella spada belle danze armaro
     4Bella Donna, che ognor sfida ogni vita:
Che fu veder l’avorio delle dita
     Vibrare intorno il minaccioso acciaro?
     Ah ch’era il minacciar sì dolce e caro,
     8Che ogni cor si offeriva alla ferita.
Ed ella con sembianze al mondo sole,
     Movea le vaghe piante in varie rote
     11Leggiadramente all’amoroso gioco.
Ed avea sulla fronte i crin del Sole,
     E le rose dell’Alba in sulle gote,
     14E negli occhi d’amor d’Amore il foco.