Là tra i giunchi palustri e l'alga immonda
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Questo testo fa parte della raccolta Antonino Galeani
IV
LA RANA
Lá tra i giunchi palustri e l’alga immonda
odi gracchiare, o Filli, in strana foggia,
figlia del fango e de l’estiva pioggia,
quella verde loquace in grembo a l’onda.
O che ’l piú cupo gorgo in sen l’asconda,
o nuoti all’aure o s’in pantano alloggia,
inver’ la sponda avidamente poggia,
se mai face apparir vede a la sponda.
Purché godano gli occhi al caro lume,
dimenticata ogni contraria sorte,
v’arde il cor di desio, se non ha piume;
né cura o vede che quel raggio acceso
è fiaccola parata a la sua morte...
Tal de’ tuoi lumi al lume anch’io fui preso.