L'urtimo bbicchiere

Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti caudati letteratura L'urtimo bbicchiere Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

Le smammate Chi era?
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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L'URTIMO BBICCHIERE

     Dunque la fin der pranzo nu la sai?
Un po’ ppiù sse1 pijjaveno a ccazzotti.
Pe’ ’na mezza parola se sò2 rrotti
Che gguai a llui si cciaritorna,3 guai!

     “Nò„, strillava er padrone, “nò, mmai, mai:
Caluggne de vojantri patriotti:4
Li Dottori so’ stati ommini dotti,
E Ggesucristo j’è obbrigato assai.„

     E cquello risponneva: “Eh, Monziggnore,
Abbadi come parla. Io nun zò5 aretico,
Ma ppoteva sbajjà ppuro6 un Dottore.„

     “Che?„, rrepricava l’antro:7 “ggnente, ggnente:
Lei, siggnore, è un gismatico,8 è un asscetico,9
Un uteràno10 marcio, un biscredente.„11

5 novembre 1835

Note

  1. Si.
  2. Si sono.
  3. Se ci ritorna.
  4. Di voi altri settari.
  5. Non sono.
  6. Pure.
  7. L’altro.
  8. Scismatico.
  9. Scettico.
  10. Luterano.
  11. Miscredente.