L'edera (dramma)/Atto II/Scena V
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SCENA QUINTA.
Zio Zua; Donna Rachele; Prete Virdis, dalla comune.
Zio Zua
svegliandosi al rumore.
Chi è?... Chi è?
Donna Rachele
tornando con Don Virdis.
Prete Virdis...
Zio Zua.
Finalmente!
Prete Virdis
ansante e sbuffante.
Eccomi qua!... Che c’è di nuovo?
Donna Rachele.
Zio Zua che lo aspetta con impazienza
Prete Virdis
avvicinandosi al letto.
Eccomi qua!... Come va, compare Zua?... Avete fatto un brutto sogno?
Zio Zua.
Sogni... realtà... tutto è brutto per me!... Desidero di parlarvi a quattr’occhi!
Donna Rachele
accomodando i cuscini a Zio Zua. |
Me ne vado subito.
a Prete Virdis.
Se ha bisogno, mi chiami.
Prete Virdis.
Non avrò bisogno di niente!... Vada pure a dormire, Donna Rachele... Mi aprirà la porta Annesa, quando me ne andrò... o sarò buono di aprirmela da me... Vada... vada!
Donna Rachele.
Allora, buona notte, Don Virdis!
Donna Rachele, nell’andarsene per la scala, si raccomanda con la fisonomia a Prete Virdis, che l’accompagna, rassicurandola e promettendo col gesto. — Dopo, il Prete prende una sedia e si accomoda presso il lettuccio. — Si fa molti segni di croce, pregando tra sè, sempre sbuffando: poi: |
Siamo soli... Che avete da dirmi?
Zio Zua
sospettoso.
La porta di cucina... è chiusa?
Prete Virdis.
No.
Zio Zua.
Chiudetela, allora!... Quella maledetta Annesa sta sempre con le orecchie tese.
Prete Virdis
severo.
Sa che sono qui per confessarvi... e si guarderà bene dall’ascoltare.
Zio Zua.
A ogni modo, chiudete... Quella demonia...
Prete Virdis
impazientito, si alza e va o chiudere. |
Smettete di pronunziar parolacce... almeno, in questo momento, corpo del diavolo!... Uh!
accorgendosi di averne detta una lui, si dà un pugno sullo labbra, e torna a sedere vicino a Zio Zua. |
Che c’è, dunque?
Zio Zua.
C’è... che è finito tutto per me!
Prete Virdis
con gravità e dolcezza.
No, Zua Decherchi... nulla è finito!... Tutto, invece, sta per ricominciare.
Zio Zua
con voce affannosa, sommessa, e accento tragico |
Intanto, io sono un uomo morto!... Qui, mi dànno il veleno nelle bevande... e nelle medicine... e il veleno lavora.
Prete Virdis
sbuffando, solleva le mani al cielo. |
Angeli del cielo!... Lo sentite questo pazzo?
a Zio Zua.
Che cosa vi salta in mente?... Mi avete chiamato per questo?... Ma chi volete che vi avveleni?... Don Simone, l’uomo più onesto della terra?... Donna Rachele?... Una santa!
Zio Zua.
Essi no... Sono deboli, ma non cattivi...
con mistero.
Ma quel giramondo di Paulu... e quella perversa di Annesa.
Prete Virdis.
Ma perchè dovrebbero avvelenarvi?
Zio Zua.
Il perchè lo sapete... La famiglia è rovinata... Fra qualche giorno, tutto andrà all’incanto... Oh, il vedovo grazioso ha un bel girare per il mondo... ma soldi non ne trova più!... Perciò, hanno pensato di derubarmi.
Prete Virdis
con forza e convinzione.
Paulu è galantuomo... Disgraziato... leggiero, ma galantuomo... E Annesa, poi, perchè lo farebbe?
Zio Zua.
Ehi... Per Paulu, per i suoi benefattori, commetterebbe qualunque delitto!... Essa è la complice di Paulu... Vivono insieme... nel vizio.
Prete Virdis
curioso, più che sorpreso
Ne siete certo?
Zio Zua
sommessamente.
Ho ancora occhi per vedere... e orecchi per udire!... In questa casa, tutto è rovina... materiale e morale... tutto!... Paulu... e Annesa... voi mi capite...
Prete Virdis.
Oh!
curva la testa addolorato e pensieroso; ma subito la risolleva e ricomincia a sbuffare. |
Ah, voi delirate, compare Zua!... Io non credo a quello che dite!... Scacciate questi orribili sospetti... questi fantasmi!... Vade retro, Satana!
facendo segni di scongiuro.
E, poichè credete di essere moribondo, pensate all’eternità!
Zio Zua.
Io sono pronto a morire... L’eternità, per me, è in questa vita... Ogni ora, è un anno; ogni giorno, un secolo di agonia... In questa casa, tutti mi odiano!
Prete Virdis.
Zua, il vostro male è davvero inguaribile!... Siete voi che non avete mai amato nessuno!
Zio Zua
agitandosi.
Io?!... Io?
Prete Virdis.
Voi, sì!... Chi avete amato... se non il danaro?
Zio Zua.
Io... sono sempre stato un uomo onesto!... Io non ho rubato, non ho ucciso, non ho deposto il falso... ma Dio si mostra ingiusto con me!
Prete Virdis
battendo le mani, scandalizzato.
Anche questa mi tocca sentire!... È molto comodo accusare il Signore del male che noi stessi ci facciamo!... Ah, voi, vecchio pezzo d’asino!, ve la prendete con Dio?... È, forse, Dio che vi ha consigliato di non crearvi una famiglia?... Che vi ha detto: «nascondili bene i tuoi soldi... nascondili... amali più di te stesso... e non dar ajuto a chi sta per affogare»?
ZIO ZUA.
Ho capito!... Ho capito!
Prete Virdis.
Non avete capito un bel niente!
Zio Zua
alterato e tossendo, a voce alta.
Ho capito, vi ripeto!... Ma no... no, e poi no!... Quel giramondo non avrà mai ajuto da me!... Ho stracciato il testamento che avevo fatto in favore di Rosa... E questo qui...
traendo con isforzo da sotto il materasso un grosso portafogli logoro, legato. |
Vedete?... Queste venti cartelle da mille lire l’una... le brucerei... piuttosto che farle cadere nelle mani di Paulu!
è colto da una tosse violenta, mentre porge il portafogli a Virdis, il quale non avverte l’atto perchè tende l’orecchio verso la cucina come udisse rumore. |
Prete Virdis
dopo una pausa, si alza e accomoda i cuscini. |
Calmatevi... e parlate piano... Annesa potrebbe udirvi... Gridate in quel modo... e dite di esser all’agonia?
Zio Zua
Lo sono... e grido, proprio perchè mi sentano! ... Non avranno nulla!
calmandosi.
Prendete... Do tutto alla Chiesa... Farete celebrare molte messe per l’anima mia.
Prete Virdis
respingendo il portafogli.
E io rifiuto!... Non posso farmi complice di una cattiva azione!... Il vostro danaro appartiene ai Decherchi... Essi vi hanno ospitato... vi assistono da anni... Avete promesso di lasciare tutto a Rosa... La Chiesa rifiuta un’offerta, che è una vendetta... Il vostro odio... è un delirio... i vostri sospetti, sono ingiusti!... Voi siete in peccato mortale!
severo, solenne.
Zua Decherchi, non ci si prepara alla morte con sentimenti d’odio!... Se anche in questa casa vi avessero fatto del male, io vi ripeterei: «Perdonate, se volete esser perdonato!... Preparatevi, con cuore puro, al grande passaggio!... Che cos’è la vita umana di fronte all’eternità? Un granellino di sabbia nel mare... una piuma nello spazio infinito... Tutta la nostra esistenza, con le sue pene e le sue gioje, i suoi errori e le sue passioni, non è che un soffio di vento!... Soltanto dopo morti, potremo dire: «tutto ricomincia, per non finire mai più!»
Zio Zua
vivamente impressionato.
Sì, sì!... Avete ragione!... Il male mi ha reso cattivo!... Mi pento sinceramente... Datemi l’assoluzione... e salvate l’anima mia!
Prete Virdis
soddisfatto.
Così va bene!... Così deve parlare un vero cristiano!... Adesso, posso ascoltarvi... Ditemi che cosa volete fare del vostro danaro?
Zio Zua
consegnandogli il portafogli.
Destinatene una parte a suffragio dell’anima mia... datene un’altra parte ai poveri... e, sopra tutto, liberate dall’asta la casa e la terra dei Decherchi.
Prete Virdis.
È proprio questa la vostra volontà?... Non vi pentirete più tardi?
Zio Zua.
Non mi pentirò, ve lo giuro!... Appena torna Paulu, combinate ogni cosa con lui.
Prete Virdis.
Va bene... Aspetterò il suo ritorno.
ripone il portafogli sotto la sottana: — |
solenne.
Adesso, che avete operato secondo giustizia... e smesso ogni idea di vendetta... adesso pregherò per voi!
s’inginocchia, e mormora una preghiera: — poi, si alza e benedice Zua. |
«In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo», vi benedico e vi assolvo...
Zio Zua.
Amen!
Prete Virdis.
Del resto, credo che camperete ancora vent’anni!
a questo punto, il tuono, che ha spesso rumoreggiato, scoppia con violenza: — riaprendo la porta di cucina. |
Annesa, io me ne vado!