Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu corone di sonetti letteratura L'avaro Intestazione 16 novembre 2024 100% Da definire

La zitella ammuffita Er boccone liticato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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L’AVARO.

1.

     È ttant’avaro quer vecchio assassino,
Che schiatterebbe pe’ nun dà una spilla;
E ppe’ nun spenne1 l’arma d’un quadrino,2
Nun ze farebbe dì3 mmezza diasilla.4

     La matina, in ner batte5 l’acciarino
Pe’ ppreparasse6 er tè de capomilla,7
Pijja un pezzo de lésca8 piccinino
Piccinino ppiù assai de la favilla.

     La bbarba se la fa ssenza sapone,
E ’r zu’ rasore9 nu’ l’affila mai
Pe’ ppavura che vvadi in cunzunzione.

     E ar tempo de li frutti fa er mistiere
D’ariccòjje ossi,10 e cquanno sce n’ha assai
Ne va a vvenne11 le mmannole12 ar drughiere.13

13 settembre 1835.


Note

  1. E per non ispendere.
  2. Neppure un quattrino.
  3. Non si farebbe dire.
  4. Diessilla. [Cioè: Dies irae, preso dal secondo emistichio: dies illa.]
  5. Nel battere.
  6. Per prepararsi.
  7. Di camomilla.
  8. Di esca. [Come er linnesto (l’innesto), er laumento (l’aumento), ecc.; e come le lendemain, le lierre, le loriot, che nell’antico francese erano l’endemain, l’ierre, l’oriot.]
  9. E il suo rasoio.
  10. Di raccogliere ossa, [noccioli].
  11. A vendere.
  12. Le mandorle.
  13. Al droghiere.
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2.

     Quer vecchio che vvenneva1 ar zor Balestra
Le mmànnole dell’ossi de li frutti
Pe’ ccrompacce2 li stinchi de presciutti
Da fà er brodo a un baiocco de minestra,

     Ha llassato morenno3 una canestra
De zecchini, pesati e ggiusti tutti,
Acciò er fijjo li sporveri4 e li bbutti
A bbèr commido5 suo da la finestra.

     Lui defatti in teatri, in pupe,6 in gioco,
In leggni, in mode, in viàggi, e in maggnà e bbeve7
N’ha sfranti8 ggià che jje ne resta poco.

     La fine poi la sentirete in breve;
Perché cquello è ggruggnetto9 de dà ffoco
Inzinenta10 a li pozzi de la neve.

21 settembre 1835.


Note

  1. Vendeva.
  2. Per comperarci.
  3. Lasciato morendo.
  4. Li spolveri: li dissipi.
  5. A bel comodo.
  6. In femmine. [Ma, propriamente, pupa vale “bambina„ e “bambola.„]
  7. E bere.
  8. N’ha dispersi.
  9. È persona capace. [È muso.]
  10. [Insino], sino.