L'arrède der prelato

Giuseppe Gioachino Belli

1833 Indice:Sonetti romaneschi VI.djvu sonetti letteratura L'arrède der prelato Intestazione 22 ottobre 2024 75% Da definire

Le scénnere La mess'in musica
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

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L’ARRÈDE DER PRELATO.

     Cuer prelato,[1] cuer c.... de somaro
Che mmòrze[2] de pulenta[3] francescana,
Sappi che llassò arrede fittucciaro[4]
Don Fregaddio, cuell’antra bbona lana.

     Sentito er testamento der notaro,
Fesce[5] er marito d’Anna la frullana:[6]
“Vòi scommette[7] ch’er prete miggnottaro[8]
Dà ttutto a cquarche ffijjo de p......?„

     Bbe’, er prete oggi ha ccacciato una cartuccia
Che ddisce: “Io chiamo a tté, ddon Sperandio:
Tu cchiama er fijjo che mm’ha ffatto Annuccia.„

     E er cornuto mo escrama,[9] e ll’ho intes’io:
“Che bbon prete! ha spiegato la fittuccia[10]
Tutta in testa de Pèppe er fijjo mio.„

Roma, 24 gennaio 1833.

Note

  1. Monsignor Nicolai. [Dal Diario inedito del principe Agostino Chigi, che si conserva nella Chigiana: “Domenica 13 gennaio 1833. Sta piuttosto aggravato per polmonia cagionata, pare, da attacco di umor podagrico al petto Monsignor Nicolai, Uditor della Camera. — Venerdì 18 detto. Nella notte è passato all’altra vita Monsignor Nicolai in età di circa 80 anni. Ha istituito Erede un tal Grossi che è passato sempre per suo figlio naturale, in preferenza di due Fratelli di esso Defonto. — Sabbato 19 detto. Nella scorsa notte è morto dopo un lungo cronicismo Monsignor Lancellotti, Chierico di Camera e Presidente delle Acque e Strade, ed ha lasciato Erede il figlio di un suo Cameriere che passava per suo Figliano, e presso molti per qualche cosa di più. Delusione dei suoi parenti. Le disposizioni di questi due prelati morti a così poca distanza l’uno dall’altro, non hanno riscosso molta approvazione.„]
  2. Morì.
  3. Gonorrea.
  4. Erede fiduciario. [Come se derivasse da fituccia, fettuccia, nastro; anzichè da fiducia.]
  5. [Fece]: disse.
  6. [Credo che voglia dire la furlana, e che la donna fosse realmente chiamata così da’ suoi conoscenti, perchè nativa del Furlo. In questo genere di particolari, il Belli non inventa mai; tutt’al più può aver ravvicinato lui furlana a frullare. Ma anche questo ravvicinamento è così perfettamente conforme alla natura del linguaggio popolare in genere, e del romanesco in ispecie, che se non fu fatto ancora, può esser fatto da un momento all’altro. È insomma, per dir così, una realtà possibile ad ogni istante.]
  7. Vuoi scommettere.
  8. Bagascione.
  9. Esclama.
  10. Fiducia.