L'animo riposato aver solia
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
XIV
Pur dopo laute sofferenze, farebbe qualunque cosa per compiacere ia crudele
L’animo riposato aver solia,
ed era nuovo che fosse dolore:
e or me n’ha cosí fornito Amore!
4Non credo e penso ch’altra cosa sia.
De’ quant’è suta la sventura mia
poi cH’i’ fu’ servo di cotal segnore,
ché ciò, ch’i’ faccio, mi torn’al peggiore
8ver’quella, che ’l me’ core ha ’n ubria.
Certo non me le par aver servito:
ché, s’ella s’umiliass’a comandarmi,
11non avrebbe ch’a levar lo su’ dito.
Si mi parrebbe poco trarriparmi,
potendo dir ch’i’ l’avess'ubbidito;
14s’i’ ne morisse, crederie salvarmi.