L'anema e la mente e li spirti mei
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Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
XXI
... o ricondotto nella dritta via.
L’anema e la mente e li spirti mei
présono un desio dal cor sviato,
e menollo, le man drieto ligato,
4denanti a la donzella teso a’ pèi,
che’n él siede, clamando: — Tu dèi
uccidere custui, che ha tanto errato,
ch’él non remane per lo suo peccato
8che tutti nui non deventamo rei. —
E, quando la zentil sei vide appresso,
col capo clino, planzer di vergogna,
11de lui pietosa, lo disciolse adesso.
Poi disse: — Iusticia qui non besogna;
und’eo ti perdono, e si ti prego
14che tu non falli piu: e statte mego. —