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Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro III - Non vivo io, no. Dura quïete stanca
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Non vivo io, no. Dura quïete stanca
L’ingegno, e ’l sempre vaneggiar lo irrita
Indarno. Manca ogni ragion di vita,
4Se libertade, ahi libertà!, ne manca.
Qui dischiusa dal cor parola franca
È con pavento o con ischerno udita,
E argomento di riso altrui si addita
8Uom che per sé del vulgo esce e si affranca.
Or che mi val, se co ’l pensier trascendo
Tra ’l ceto de gli eroi fuor de’ neri anni
11Te libertà, divina ombra, seguendo?
Vissuto io fossi a sterminar tiranni
Con voi, Roma ed Atene; e non garrendo,
14Infermo augel ch’ebbe tarpati i vanni!