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Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro I - Qui, dove irato a gli anni tuoi novelli
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Qui, dove irato a gli anni tuoi novelli
Sedesti a ragionar co ’l tuo dolore,
Veggo a’ tepidi sol questi arboscelli,
4Che tu vedevi, rilevarsi in fiore.
Tu non ti levi, o fratel mio. D’amore
Cantan su la tua fossa erma gli uccelli:
Tu amor non senti; e di sereno ardore
8Piú non scintilleran gli occhi tuoi belli.
Ed in festa venir qui ti vid’io
Oggi fa l’anno: e il dire anco mi sona
11E ancor m’arride il tuo sorriso pio.
Come quel giorno, il borgo oggi risona
E si rallegra del risorto iddio,
14Ma terra copre tua gentil persona.