Era nata, come abbiamo detto, scisma nella Chiesa; onde che la reina Giovanna favoriva il papa scismatico; per la qual cosa Urbano fece fare contro a di lei la impresa del Regno a Carlo di Durazzo, disceso de’ reali di Napoli; il quale, venuto, le tolse lo stato e si insignorì del Regno; ed ella se ne fuggì in Francia. Il re di Francia, per questo sdegnato, mandò Lodovico d’Angiò in Italia per recuperare il Regno alla Reina, e cacciare Urbano di Roma e insignorirne l’Antipapa. Ma Lodovico, nel mezzo di questa impresa, morì, e le sue genti, rotte, se ne tornorono in Francia. Il Papa, in questo mezzo, se ne andò a Napoli, dove pose in carcere nove cardinali per avere seguitata la parte di Francia e dello Antipapa. Di poi si sdegnò con il Re, perché non volle fare uno suo nipote principe di Capua; e fingendo non se ne curare, lo richiese gli concedesse Nocera per sua abitazione; dove poi si fece forte, e si preparava di privare il Re del Regno. Per la qual cosa il Re vi andò a campo, e il Papa se ne fuggì a Genova, dove fece morire quelli cardinali che aveva prigioni. Di quivi se ne andò a Roma, e per farsi reputazione creò ventinove cardinali. In questo tempo Carlo re di Napoli ne andò in Ungheria, dove fu fatto re, e poco di poi fu morto; e a Napoli lasciò la moglie con Ladislao e Giovanna suoi figliuoli. In questo tempo ancora Giovangaleazzo Visconti aveva morto Bernabò suo zio e preso tutto lo stato di Milano, e non gli bastando essere diventato duca di tutta la Lombardia, voleva ancora occupare la Toscana; ma quando e’ credeva prenderne il dominio, e di poi coronarsi re di Italia, morì. Ad Urbano VI era succeduto Bonifazio IX. Morì ancora in Avignone l’antipapa Clemente VII, e fu rifatto Benedetto XIII.