Isaia (Diodati 1821)/capitolo 57
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2 Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti.
3 Ma voi, figliuoli dell’incantatrice, progenieadultera, che non fai altro che fornicare, accostatevi qua.
4 Sopra cui vi sollazzate voi? sopra cui allargate la bocca, ed allungate la lingua? non siete voi figliuoli di misfatto, progenie di falsità?
5 Voi, che vi riscaldate dietro alle querce, sott’ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli1 nelle valli, sotto alle caverne delle rocce.
6 La tua parte è nelle pietre pulite de’ torrenti; quelle, quelle son la tua sorte; a quelle eziandío hai sparse offerte da spandere, e presentate oblazioni; con tutte queste cose potrei io esser rappacificato?
7 Tu hai posto il tuo letto sopra i monti alti ed elevati; e sei eziandío salita là, per sacrificar sacrificii.
8 Ed hai messa la tua ricordanza dietro all’uscio, e dietro allo stipite; conciossiachè tu ti sii scoperta, sviandoti da me; e sii salita, ed abbi allargato il tuo letto, ed abbi fatto patto con alcuni di coloro; tu hai amata la lor giacitura, tu hai spiato il luogo.
9 Ed hai portati al Re presenti d’olii odoriferi, con gran quantità delle tue composizioni aromatiche; ed hai mandati i tuoi ambasciatori fino in paese lontano, e ti sei abbassata fino all’inferno.
10 Tu ti sei affaticata nella lunghezza del tuo cammino; tu non hai detto: La cosa è disperata; tu hai ritrovata la vita della tua mano, perciò tu non ti sei stancata.
11 E di cui hai tu avuta paura? chi hai tu temuto? conciossiachè tu abbi mentito, e non ti sii ricordata di me, e non te ne sii curata? non mi sono io taciuto, anzi già da lungo tempo? e pur tu non mi hai temuto.
12 Io dichiarerò la tua giustizia, e le tue opere, che non ti gioveranno nulla.
13 Quando tu griderai, liberinti quelli che tu aduni; ma il vento li porterà via tutti quanti, un soffio li torrà via; ma chi spera in me possederà la terra, ed erederà il monte della mia santità.
14 Ed ei si dirà: Rilevate, rilevate le strade, acconciatele; togliete via gl’intoppi dal cammino del mio popolo.
15 Perciocchè, così ha detto l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui Nome è il Santo: Io abito in luogo alto, e santo, e col contrito, ed umile di spirito2; per vivificar lo spirito degli umili, e per vivificare il cuor de’ contriti.
16 Conciossiachè io non contenda in perpetuo, e non mi adiri in eterno3; perciocchè altrimenti ogni spirito, e le anime che io ho fatte, verrebber meno per la mia presenza. 17 Io sono stato adirato per l’iniquità della sua cupidigia, e l’ho percosso; io mi son nascosto, e sono stato indegnato; ma pur quel ribello è andato per la via del suo cuore.
18 Io ho vedute le sue vie, e pur lo guarirò, e lo ricondurrò, e restituirò consolazioni a lui, ed a quelli d’infra lui che fanno cordoglio.
19 Io creo ciò ch’è proferito con le labbra4; pace, pace al lontano5, ed al vicino, dice il Signore; ed io lo guarirò.
20 Ma gli empi sono come il mare sospinto, il quale non può quietare, e le cui acque cacciano fuori pantano e fango.
21 Non vi è niuna pace per gli empi; ha detto l’Iddio mio.