Ipazia (poema)/Dedica
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AGLI
ACCADEMICI
DELLA
REALE ACCADEMIA DELLE SCIENZE
DI TORINO
DIODATA SALUZZO ROERO.
Uno dei Fondatori e Presidente
di questa illustre Accademia fu
il mio ottimo Padre. Presidenti
dopo lui furono due nobili ingegni Piemontesi, miei primi maestri
negli studi di lettere, l’Abate di
Caluso e il Conte Balbo; due
de’ miei fratelli siedono tra Voi;
ed io, giovane ancora, fui ricevuta
in quest’adunanza, che
sotto gli auspici del Principe è
presentemcntc di gran lode alla
patria, come in ogni tempo fu.
A Voi dunque, chiarissimi Signori,
offerisco l’Opera, che meno
immeritevole mi sembra di portare
in fronte il titolo di cui mi avete
fregiata; e sarebbe vivissimo desiderio
mio l’onorare per tal modo
la memoria di que' Grandi che più non sono, e il meritare la lode
dei pregiati e dotti Amici viventi.
Gioverà almeno il mio buon volere ad esservi pegno dell’alta stima e del vero ossequio ch'io vi professo.