Io no, non credo, che 'l morir sia danno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Baruffaldi
II
Io no, non credo, che il morir sia danno,
Nè che per morte il nero obblìo si varchi:
Anco di là templi, teatri ed archi
All’alme grandi per onor si fanno.
5E mentre il dì fatal colà n’andranno
Gl’invitti Eroi del mortal fango scarchi,
Per lo sentier de’ Regi e de’ Monarchi
L’immago dell’antiche opre vedranno:
Chè le tante, onde fu la Terra angusta,
10Eterne imprese il Ciel pinge e colora
Su l’ampia strada luminosa e augusta.
Tal del gran Re, ch’esce d’albergo fuora,
Per quella via de’ suoi trionfi onusta
Passa l’Ombra superba e gode ancora.