Io mi diparto, dolci pensier miei
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
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[Si diparte suo malgrado dai dolci pensieri d’Amore.]
Io mi diparto, dolci pensier miei,
da voi, e lascio ogni amorosa cura:
ché mia fortuna troppo iniqua e dura
mi sforza a far pur quel ch’io non vorrei.
Pianti dolci e sospir suavi e rei,
speranze vane ed incerta paura,
che inquietavi mia fragil natura,
andate ad altri cor, lasciate lei.
O versi, o rime, ove ogni mio lamento
dolce era e quietavo tanto affanno,
mentre che in lieta servitú mi giacqui,
lasciovi a mal mio grado, e pur consento,
come sforzato, al preveduto inganno.
Ma cosí sia, poi che a tal sorte nacqui.