Infante gli elmi, e de' cimier le piume
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XLVII
AL MEDESIMO.
Infante gli elmi, e de’ cimier le piume
Filippo ebbe per giuoco, e i fuochi sparsi
Dal cavo bronzo; e sul mattin svegliarsi
4Alla paterna tromba ebbe in costume.
Or qual foresta, o qual di Scizia fiume
Non temerallo, ove lo senta armarsi?
O qual fia verso lui tardo a piegarsi
8Re, che per l’India più pugnar presume?
Certo se d’Elle al varco inclita gloria
Giammai l’invita, l’usurpato impero
11Godrà nel sangue del Tiranno estinto:
Or noi, Febo, a tentar l’alta vittoria
Sproniamo il corso del real pensiero
14Gli Avi cantando, onde Ottoman fu vinto.