Inclito Eroe, che mai non pugni invano
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Silvio Stampiglia
V1
Inclito Eroe, che mai non pugni invano,
Di un’alta impresa tua l’ora è vicina,
Te aspetta l’oltraggiata Palestina,
Gerosolima oppressa, e te il Giordano.
5Vanne sovra il Tabòr, poi sceso al Piano
Passa di Tiberiade alla Marina;
Corri al Calvario e la gran Tomba inchina,
Stendi a i Cedri del Libano la mano.
Allora dir potrai: quì pose il piede,
10Quì di spine portò cinta la chioma,
Quì morendo Gesù vita ne diede.
Oh con qual gioia in mezzo all’Asia doma
Noi scorgeremo trionfar la Fede,
E stendervi l’Impero Augusto, e Roma?
Note
- ↑ Al serenissimo Principe Eugenio.