In sogno ancora (Amor, che puoi più farmi?)

Giovan Battista Marino

XVII secolo Letteratura 31 - Sogno Intestazione 10 aprile 2008 75% Raccolte di poesie

È sogno o ver? Se sogno, ahi, chi depinge Con venti e venti effigiate carte
Questo testo fa parte della raccolta Amori (Marino)

 
In sogno ancora (Amor, che puoi più farmi?)
gioco mi fai del tuo spietato impero.
Ecco colei, che già mi sparve, apparmi
in dolce atto vezzoso e lusinghiero.

5Com’esser può che possa il sonno darmi
quel che ’n vigilia poi mi nega il vero?
Che mi conceda or tu quelche mostrarmi
non ardì mai l’adulator pensiero?

Ma se ben erro ed insensibil giaccio,
10quanti oggetti più cari il senso formi
non vaglion l’ombra del’error ch’abbraccio.

Ahi, ben vegg’io che mentre in grembo a tormi
viene il riposo ed io gli dormo in braccio,
vegghia il mio incendio, e tu crudel non dormi.