Il tempo io son; spegni la face Amore
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Gigli
XIII
Il tempo io son; spegni la face Amore,
E fa del mio trofeo spoglia il tuo strale;
Che la Ragione almen trovi il natale,
Tra ’l cener d’ogni secolo che muore.
5Beltà, grazia, virtù, possanza, onore
Son messe al fin del ferro mio fatale;
E di più regni il cenere non vale
(Miralo e piangi) a misurar poch’ore.
E se colà di Libica foresta
10Tra procelle di polve il Pellegrino
Trova naufragi in terra, e assorto resta;
Tu, che al periglio, Amor, già sei vicino,
Volgi le luci in questa polve, e in questa
Del Ciel, ch’è Patria tua, traccia il camino.