Il municipio della terza Roma/Il primo Consiglio Comunale

Il primo Consiglio Comunale

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Il periodo provvisorio Elezioni parziali 1871

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III.

Il primo Consiglio Comunale


Il 13 novembre 1870, due mesi non ancora decorsi dalla liberazione di Roma, avvenivano le elezioni del primo Consiglio Comunale che allora componevasi di sessanta membri, eccone i risultati:

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1. Rosa com. Pietro voti 2607 31. Silenzi dott. Giov. voti 1585
2. Lunati avv. Gius. » 2546 32. Corsetti Stanislao » 1580
3. Calandrelli Ales. » 2493 33. Carlucci dott. Clito » 1578
4. Spada Alessandro » 2441 34. Armellini Franc. » 1547
5. Caetani don Mich. » 2316 35. Mercandetti Agost. » 1533
6. Maggiorani Carlo » 2315 36. Del Grande Tom. » 1485
7. Odescalchi d. Bal. » 2306 37. Gori Mazzoleni A. » 1402
8. Alatri Samuele » 2268 38. Luigioni Paolo » 1315
9. Buoncompagni Ig. » 2198 39. Camporesi Pietro » 1291
10. Ruspoli don Em. » 2177 40. Gatti dott. Serafino » 1278
11. Massimo don Mario » 2068 41. Tittoni Vincenzo » 1277
12. Ponzi prof. Gius. » 2049 42. Ciampi av. Ignazio » 1277
13. Doria don F. And. » 2042 43. Venanzi Giovanni » 1221
14. Carpegna conte G. » 2041 44. Cipolla Antonio » 1212
15. Placidi avv. Biagio » 2040 45. Mariani Cesare » 1174
16. Bruni avv. Filippo » 2037 46. Bolasco Enrico » 1106
17. Angelini Giovanni » 1987 47. Guglielmotti Gasp. » 1104
18. Ferri Felice » 1960 48. Gui Giovanni » 1068
19. Cerroti Francesco » 1941 49. Bompiani av. Adr. » 1053
20. Pallavicini don Fr. » 1934 50. Pantaleoni dott. D. » 1023
21. Silvestrelli Augusto » 1917 51. Ricci Nataletti Fel. » 996
22. De Angelis Pietro » 1853 52. Amadei conte L. » 993
23. Poggioli Pietro » 1839 53. Rossi Vincenzo » 886
24. Piperno Settimio » 1838 54. Lorenzini cav. Aug. » 859
25. Feliciani Alceo » 1810 55. Ramelli Alessandro » 858
26. Venturi avv. Pietro » 1774 56. Tittoni Angelo » 850
27. Castellani Augusto » 1772 57. Simonetti Luigi » 835
28. Manassei Remigio » 1723 58. Carcano marc. Ales. » 819
29. Marchetti av. Raff. » 1707 59. Montecchi Mattia » 809
30. Pianciani conte L. » 1633 60. Costa Giovanni » 803


Quando il 29 novembre 1870 questo Consiglio s’adunava per la prima volta, uno dei suoi componenti, l’avv. Filippo Bruni, già era mancato ai vivi.

Essendo presenti cinquantaquattro consiglieri il principe Francesco Pallavicini, presidente della giunta che cessava, dichiarava di fatto e di diritto costituito ed insediato il nuovo Consiglio Comunale, e in virtù della legge ne conferiva la presidenza al primo dei membri di esso, signor Comm. Pietro Rosa, ed andava a prender posto ne’ seggi comuni cogli altri consiglieri.

Si procede quindi alla nomina della Giunta e nelle prime votazioni rimangono eletti:

Lunati avv. Giuseppe con voti N. 46
Doria principe Don Filippo Andrea » 41
Placidi avv. Biagio » 41
Silenzi dott. Giovanni » 33
Massimo duca Don Mario » 33
Alatri Samuele » 29

[p. 11 modifica]a questi nella seconda votazione s’aggiungono:

Angelini Giovanni » 33
Del Grande Tommaso » 26

Tre votazioni sono necessarie per eleggere i quattro assessori supplenti:

Silvestrelli Augusto 1a Votazione, voti N. 34
Spada Alessandro 2a » » »  40
Pallavicini Principe don Francesco 2a » » »  27
Feliciani dott. Alceo Ballottaggio » »  24

L’avv. Giuseppe Lunati, assessore anziano, assume le funzioni di sindaco e le esercita nella seconda seduta del 7 dicembre.

In questa seduta si prende atto delle dimissioni del sig. Enrico Bolasco dall’ufficio di Consigliere Comunale.

Il 13 febbraio 1871, terza seduta del Consiglio Comunale e scoppio della prima crisi!

Presiede il principe Don Filippo Andrea Doria Pamphili facente funzione di Sindaco, avendo l’avv. Giuseppe Lunati, pur conservando le funzioni di assessore anziano, rinunziato a quelle di Sindaco.

All’aprirsi della seduta il principe Doria annunzia che chiamato ad un alto ufficio di Corte non può continuare nelle funzioni di Assessore, e in pari tempo il Consiglio apprende che la Giunta ha date le dimissioni in seguito ad uno scritto dell’avv. Lunati che, rinunciando anche alle funzioni di Assessore, muoveva alla Giunta fiere rampogne.

Le dimissioni non sono accettate, ma persistendo il Lunati nella dimissione, il principe Doria dichiarando di rimaner solo per pochi giorni, e gli altri assessori volendo dare un carattere di precarietà alla loro permanenza in ufficio, si finisce col rinviare la nomina della nuova Giunta a dopo esaurite le questioni all’ordine del giorno.

In questa seduta del 13 febbraio il consigliere Guglielmotti Gaspare appare fra i rinunciatarii senza che si sappia nè quando nè perchè abbia date le dimissioni.

Nella seduta del 2 marzo si annuncia la morte del consigliere Mattia Montecchi.

Il 7 marzo 1871 si procede col seguente risultato alla nomina della nuova Giunta:

Angelini Giovanni 1a Votazione voti N. 35
Massimo duca Mario » » » »  30
Placidi comm. Biagio » » » »  29
Alatri comm. Samuele » » » »  28
Pallavicini Francesco » » » »  25
Spada avv. Alessandro 2a » » »  34
Gatti dott. Serafino ballottaggio » »  26
Feliciani prof. Alceo » » »  25


Questa votazione era stata troppo laboriosa, sicchè il Consiglio credè ben fatto rinviare al 10 marzo quella degli Assessori supplenti. Eccone il risultato: [p. 12 modifica]

Venturi avv. Pietro 1a Votazione voti N. 26
Ricci-Nataletti Felice » » » »   22
Ramelli Alessandro 2a » » »   23
Gui Giovanni ballottaggio » »   25


Il 30 marzo 1871 la nuova Giunta si presentò al Consiglio, l’assessore anziano Giovanni Angelini facendo le funzioni di sindaco. In questa seduta si annuncia che i signori Don Mario Massimo ed avvocato Alessandro Spada si dimettono dall’ufficio di Assessore, mentre l’Assessore Samuele Alatri dichiara di rimanere soltanto precariamente nella carica.

In questa stessa seduta appare fra i rinunciatari, senza che al solito se ne sappia nè il quando nè il perchè, il conte Luigi Amadei.

Nella seduta del 29 maggio troviamo Sindaco Don Francesco Pallavicini, cui tocca nella successiva seduta del 31 partecipare le dimissioni di quattordici consiglieri e cioè dei signori:

Pianciani conte Luigi; — Cipolla Antonio; — Gori Mazzoleni Achille; — Luigioni Paolo; — Ferri Felice; — Odescalchi Baldassarre; — Costa Giovanni; — Lorenzini Augusto; — Poggioli Pietro; — Tittoni Angelo; — Lunati Giuseppe; — Camporesi Pietro; — Rossi Vincenzo; — Ramelli Alessandro, il quale ultimo era in pari tempo assessore supplente.

Il 7 giugno anche il consigliere Don Michelangelo Caetani duca di Sermoneta figura fra i rinunciatari.

Il 12 giugno 1871 si annunziano le dimissioni da consigliere del colonnello Alessandro Calandrelli. Il Consiglio essendo con questa dimissione ridotto a trentanove membri sarebbe stato il caso di applicare l’articolo 204 della legge comunale e provinciale allora vigente che disponeva:

«Non vi è luogo a surrogazione straordinaria di Consiglieri nel corso dell’anno, eccetto il caso in cui il Consiglio si trovi ridotto a meno dei due terzi dei suoi membri».

Il Consiglio però non se ne dà per inteso e come il noto personaggio ariosteo continua a camminare pur essendo morto.

Nè giovano a rimuoverlo da questa olimpica indifferenza le dimissioni annunziate nella seduta del 25 giugno 1871 del principe Don Filippo Andrea Doria, per cui il numero dei Consiglieri è ridotto a 38!