LI. Di Eezima (Ezina)

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LI (LXIII)

Di Eezima (Ezina).

1Or truova Ezima dopo dodici giornate, ch’èe a capo del diserto del sabbione, ed èe della provincia di Tagut(Tangut), e sono idoli. Egli hanno cammelli assai e bestie assai; e quivi nascono falconi lanieri2 assai e buoni; egli vivono di lavoro di terra3, e non sono mercatanti. E in questa cittá si piglia vivanda per quaranta giorni, per uno diserto4 onde si conviene andare, che non hae abitazione5 nè erbe [nè frutti],6 se non la state, che vi istanno certe genti. Quivi ha valle e montagne, e ben vi si truova bestie salvatiche, sí come asine salvatiche; quivi hae boschi di pini. E quando l’uomo hae cavalcato quaranta giornate per questo diserto, truova una provincia verso tramontana: udirete quale.

  1. Pad. Quando l’omo se parte dala zitá de Canpicion, el cavalca dodexe zoniate, e trova una zita che a nome...
  2. Pad.* e sacri.
  3. Pad.* e de bestiame.
  4. Pad.* verso tramontana.
  5. Fr. ni erberges (Pad. ecc.: nè erba).
  6. Cas. e non li abita gente se no la stade.