Il milione (Laterza,1912)/CLXIII
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Marco Polo - Il milione (1912)
CLXIII. Del reame di Cambaet
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CLXIII (CLXXXVI-CLXXXVII)
Del reame di Cambaet.
Cambaet si è ancora un altro gran reame, ed è simile a questo di sopra, salvo che non ci ha corsali nè mala gente: vivono di mercatanzie e d’arti, e sono buona gente. Ed è verso di ponente,1 e vedesi meglio la tramontana. Altro non ci ha che vi sia da ricordare. Dirovvi d’uno reame c’ha nome Chesmacora.
- ↑ Berl. e de questo reame par la stela tramontana piú alta, perchè quando se va verso maistro l’apar piú alta. In questo reame se fano molte marcadanzie. Lá sono banbaxo e bocasini in quantitade, e da questo reame viene portado in molti reami e provinzie, e fano gran marcadanzie de cuori, perchè i se lavora sí ben como in altre parti. E sono molte (altre) marcadanzie. I marcadanti vien con molte nave con le so’ marcadanzie, ma la mazor parte porta oro e arzento dela so’ patria, e fano gran utilitade. Perchè a questo reame non sono robadori, ma tuti viveno de mercadanzie e d’arte... Partendose da questo reame, se trova uno altro reame chiamato (Semenat). El qualle sono gran reame, ed è inverso ponente: la zente del quale adora l’idole, e áno re e loquela per sí, e non dáno trabuto ad alguna persona. E non áno robadori, e viveno de marcadanzia e arte. Perchè in questo reame se fano gran marcadanzie, e portano e vendeno suo’ robe. In questo reame sono (perfidi) idolatri. Or in questo non è altro da dire; però da questo se partiremo e anderemo piú avanti, e diremo de uno altro reame.