Il marito amante della moglie/Atto terzo/Scena prima
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Atto terzo - Scena seconda | ► |
Asdrubale - Fulgenzio.
- Asdrubale
- (entrando)
- Che nuove, amico?
- Fulgenzio
- Nulla.
- Asdrubale
- L'avete riveduta?
- Fulgenzio
- Ho preso il cioccolatte nel suo quarto.
- Asdrubale
- Ebben?
- Fulgenzio
- Muta
- Come una tomba.
- Asdrubale
- E voi?
- Fulgenzio
- Che diamine volete
- Le dicessi?
- Asdrubale
- Scusarsi... Chi si muore di sete
- Tracanna anco l'assenzio.
- Fulgenzio
- No, chi ha coraggio aspetta.
- Asdrubale
- Mi sento troppo vecchio per aspettare; ho fretta.
- Cento volle stanotte rivoltai l'origliere...
- Le coltri erano più roventi d'un braciere.
- Marta, la mia domestica, mi disse stamattina
- D'avermi udito a gemere dalla stanza vicina;
- Ier sera le ho gittata in viso la tisana,
- Ho rotto una pagoda chinese in porcellana.
- Quando entro, il papagallo suol dirmi: padron vecchio,
- Io gli feci un rabbuffo, lui mi beccò l'orecchio!
- Tutta notte mi dolse la mia vecchia ferita...
- Perchè, già, un'abitudine di dieci anni è la vita.
- Che importa a noi se il conte ha moglie o se non l'ha?
- Siamo forse i garanti della sua fedeltà?
- E perchè la contessa inclina in suo favore,
- Ne dovremo noialtri morir di crepacuore
- E dell'altrui peccato far su di noi vendetta?
- Mi sento troppo vecchio per aspettare... ho fretta.
- Fulgenzio
- Che intendete di fare?
- Asdrubale
- Di fare? ho bell'e fatto.
- L'ho mandata a pregare di un'udienza: ritratto
- Quel che vuole; mi faccio molle come la cera,
- Le denunzio la lettera che abbiam scritto ier sera...
- Fulgenzio
- Voi non farete questo.
- Asdrubale
- Sì, che il farò, per Bacco!
- Fulgenzio
- Vigliacco!
- Asdrubale
- Sissignore, vigliacco. E poi?
- Fulgenzio
- Vigliacco!
- La dignità... il decoro...
- Asdrubale
- Tutte belle parole!
- Ad un intirizzito che ha bisogno di sole
- Voi date una candela... ecco.
- Fulgenzio
- La riverenza
- Dovuta all'età vostra...
- Asdrubale
- Candela...
- Fulgenzio
- La coscienza
- Dell'ingiuria patita...
- Asdrubale
- Oh, candela...
- Fulgenzio
- Il pensiero
- Dell'onor di una dama, da mantenersi intero...
- Asdrubale
- Cande... no questo, sole.
- Fulgenzio
- Volete che si dica:
- Quei due vecchi han trovata soverchia la fatica
- Di star saldi guardiani al lor casto tesoro...
- Han lasciato che un furbo si ridesse di loro!
- Di quella giovinetta intemerata al fianco
- Era bello il lor gaio sorriso e il capo bianco...
- Avevano una bella parte... Che han fatto? Nulla!
- Asdrubale
- Pensare che noialtri l'abbiam veduta in culla!
- Fulgenzio
- Vi ricorda quel ciuffo di capelli dorati?
- Asdrubale
- Sua madre era una bella donna... mah! tempi andati.
- Fulgenzio
- E poi, quando fu grande, che aspetto dolce e sodo!
- Asdrubale
- Chi l'avrebbe mai detto! maritata a quel modo!
- Fulgenzio
- Ero ancora scapato siccome un giovinotto,
- E avevo cinquant'anni, allora.
- Asdrubale
- Io cinquant'otto.
- Come bastan pochi anni per ridurci d'arnese!
- Cavalier, siamo vecchi!
- Fulgenzio
- Siamo vecchi, marchese!
- Dunque... in guardia?
- Asdrubale
- Sicuro. Alto là, granatiere!
- Che aspetto!
- Fulgenzio
- Riconosco l'amico e il cavaliere.
- E quel conte si provi a ronzarci dattorno...
- Ho detto che sono vecchio? eh! sono vecchio... un corno!
- I diciott'anni stanno quattro volte nei miei;
- Se venisse Lisetta ora..., l'abbraccierei.
- Essa è buona, alla fine, e una volta scacciato
- Quel conte... l'uragano di ieri è svaporato.
- Ma per cacciarlo occorre la lettera. Il pensiero
- Del marito che torna e lo stesso mistero
- Della fuga, credetelo, le svieran la mente
- Dai fatui madrigali di quell'impertinente.
- Asdrubale
- Non avrà poi sospetto del tiro?
- Fulgenzio
- Che!
- Asdrubale
- Il ripiego
- Di ieri ci pareva eccellente...
- Fulgenzio
- Non nego,
- Ma vedrete...
- Asdrubale
- Uhm!
- Fulgenzio
- Proviamo. La lettera oramai
- Dev'essere arrivata.
- Asdrubale
- Confessiamole...
- Fulgenzio
- Mai.
- Asdrubale
- Potessi intercettarla...
- Fulgenzio
- La vittoria è sicura.
- Asdrubale
- Purchè non riconosca almen la mia scrittura!
- Fulgenzio
- L'ha veduta altre volte?
- Asdrubale
- No.
- Fulgenzio
- Dunque...
- Asdrubale
- Non importa...
- Eccola qui.
- Fulgenzio
- Ha la lettera in mano.
- Asdrubale
- Come è smorta!