Il marito amante della moglie/Atto secondo/Scena ottava
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Fulgenzio - Beatrice - Asdrubale.
- Beatrice
- Eccoli qui di nuovo. Oh, che aspetto compunto,
- Signor zio...
- Fulgenzio
- Il conte Gino è uscito in questo punto.
- Egli intende accasarsi nella nostra città.
- Beatrice
- Ah?...
- Fulgenzio
- Ne siete contenta?
- Beatrice
- Di certo.
- Fulgenzio
- Converrà
- Che voi glie ne facciate gli onori.
- Beatrice
- Anzi.
- Fulgenzio
- Chi accoglie
- Un forestier ne ha l'obbligo. Quando verrà sua moglie,
- Anderete in carrozza a darle il benvenuto.
- Beatrice
- Come, sua moglie? È vedovo...
- Fulgenzio
- L'avevo anch'io creduto
- Tale.
- Asdrubale
- Io pure.
- Beatrice
- Egli stesso...
- Fulgenzio
- Ma so di buona fonte
- Che ha moglie, e moglie viva.
- Beatrice
- Chi glie l'ha detto?
- Fulgenzio
- Il conte
- Maurizio.
- Beatrice
- È corso errore.
- Fulgenzio
- Si è spiegato a dovere.
- Beatrice
- Allora lo ha ingannato.
- Fulgenzio
- Maurizio è un cavaliere
- Onorato, e un tal dubbio di lui non vi è permesso.
- Beatrice
- Lei dubita di tale che è cavaliere anch'esso,
- E onorato del pari.
- Asdrubale
- Ed a tutti ignorato.
- Beatrice
- Tranne al conte Maurizio che me l'ha presentato.
- Fulgenzio
- E che lo accusa.
- Beatrice
- Accusa! la cosa è originale.
- Di una colpa si accusa, nè l'aver moglie è tale.
- Fulgenzio
- Perchè lo difendete?
- Beatrice
- Difendo?
- Fulgenzio
- E con qual foco!
- Mi siete quasi quasi scortese... e vi par poco?
- Beatrice
- Ma che novella è questa? perchè me ne fa istrutta
- Con aria di trionfo? Ha moglie? è bella? è brutta?
- Meglio per lui se è brutta, e per gli altri se è bella.
- Ha moglie? padronissimo... purchè io non sia quella.
- Che ci trova a ridire perchè un uomo è ammogliato?
- Lo fu mio padre, e il suo... suppongo: hanno peccato?
- Fulgenzio
- (ad Asdrubale)
- Parlate voi.
- Asdrubale
- Sicuro...
- Beatrice
- (gli si volta incollerita)
- Che?
- Asdrubale
- Mi par che un marito...
- (a Fulgenzio)
- Quel secondo spediente non va troppo spedito.
- Fulgenzio
- Insomma il conte Gino vi mostra una premura
- Soverchia per un uomo che ha moglie, ed ho paura
- Che voi l'incoraggiate.
- Beatrice
- Che io l'incoraggi?
- Fulgenzio
- Ebbene
- Provatemi che ho torto.
- Beatrice
- In qual modo?
- Fulgenzio
- Se viene...
- E verrà...
- Asdrubale
- Sì, domani.
- Fulgenzio
- Lo respingete, netto.
- Beatrice
- No: lei potrebbe crederlo un atto di dispetto.
- Fulgenzio
- Ricusate?
- Beatrice
- Ricuso.
- Fulgenzio
- (ad Asdrubale)
- Parlate voi.
- Asdrubale
- Mi pare
- Che, avendo dato qualche appiglio a dubitare...
- Beatrice
- Chi dubita?
- Fulgenzio
- Noi due.
- Beatrice
- Ah! si?
- Fulgenzio
- E del mio casato
- Il buon nome, il decoro essendomi affidato...
- Asdrubale
- Essendo noi gli amici, anzi i tutori, io sono
- Di parere...
- Beatrice
- Poichè la pigliate in quel tono,
- Signori miei, lo stesso tono piglierò anch'io.
- Non tema del suo nome, marchese, ho un nome mio.
- Me lo affidò l'erede di un illustre casato,
- E glie lo potrei rendere, come l'ebbi, onorato.
- Donna e dama, so reggermi; nè mi occorre altrimenti
- L'accorta vigilanza di amici o di parenti.
- Tuttavia, per mostrarle il mio alto rispetto,
- E per serbarmi illesa da qualunque sospetto,
- Converrà ch'io sacrifichi al decoro, al dovere,
- Il parente, marchese, l'amico, cavaliere.
- Le vostre quotidiane premure, o miei signori,
- Potrebber dare appiglio ai tristi, ai detrattori,
- I quali, avvezzi al dubbio, dubiterian s'io dico
- Che il parente è parente, e che l'amico è amico.
- Nel deserto palazzo dei conti d'Albavilla
- Mi ritrarrò per viverci, se non lieta, tranquilla.
- Fulgenzio
- Mi discacciate?
- Asdrubale
- (fra sè)
- Siamo suonati!
- Beatrice
- Oh signor zio,
- Non discaccio nessuno, dacchè me ne parto io...
- Ella vorrà ospitarmi per qualche giorno ancora.
- Asdrubale
- Bella impresa!
- Fulgenzio
- Pensateci!
- Beatrice
- Ho già pensato.
- Fulgenzio
- Allora
- Addio.
- (ad Asdrubale)
- Venite.
- Asdrubale
- Come... già?
- Fulgenzio
- (piano ad Asdrubale)
- Questa sera istessa
- Scriveremo la lettera. Su, coraggio.
- Asdrubale
- Contessa...
- Dio! mi sento nel cuore una stretta, una stretta...
- Contessa...
- Beatrice
- Cavaliere...
- Asdrubale
- (vorrebbe dire, ma non può)
- Mah!...
- (esce con Fulgenzio)