Il maggio voglio che facciate in Cagli
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a cura di Aldo Francesco Massera
XIII secolo/XIV secolo
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Questo testo fa parte della raccolta XVII. Cenne dalla Chitarra d'Arezzo
VI
Maggio.
Il maggio voglio che facciate in Cagli
con una gente di lavoratori,
con muli e gran destrier zoppicatori:
4per pettorali forti reste di agli.
Intorno questo sianovi gran bagli
di villan scapigliati e gridatori,
de’ quai risolvati si fatti sudori,
8che turbin l’aere si, che mai non cagli.
Poi villan altri facendovi mance
di cipolle porrate e di marroni,
11usando in questo gran gavazze e ciance:
e’n giú letame ed in alto forconi;
massari e veglie baciarsi le guance;
14di pecore e di porci si ragioni.