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<dc:title> Il libro dell'arte </dc:title> <dc:creator opt:role="aut">Cennino Cennini</dc:creator> <dc:date>1859</dc:date> <dc:subject></dc:subject> <dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights> <dc:rights>GFDL</dc:rights> <dc:relation>Indice:Cennini - Il libro dell'arte, 1859.djvu</dc:relation> <dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_libro_dell%27arte/Capitolo_VI&oldid=-</dc:identifier> <dc:revisiondatestamp>20230501080305</dc:revisiondatestamp> //it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_libro_dell%27arte/Capitolo_VI&oldid=- 20230501080305
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Capitolo VI.
Come in più maniere di tavole si disegna.
A quel medesimo è buona la tavoletta del figàro ben vecchio: ancora certe tavolette le quali s’usano per mercatanti; che sono di carta pecorina ingessata, e messe di biacca a olio; seguitando lo inossare con quello ordine che detto ho.