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<dc:title> Il libro dell'arte </dc:title> <dc:creator opt:role="aut">Cennino Cennini</dc:creator> <dc:date>1859</dc:date> <dc:subject></dc:subject> <dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights> <dc:rights>GFDL</dc:rights> <dc:relation>Indice:Cennini - Il libro dell'arte, 1859.djvu</dc:relation> <dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_libro_dell%27arte/Capitolo_LIII&oldid=-</dc:identifier> <dc:revisiondatestamp>20230518073920</dc:revisiondatestamp> //it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_libro_dell%27arte/Capitolo_LIII&oldid=- 20230518073920
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Capitolo LIII.
Del modo come si fa un verde di orpimento e d’indaco.
Verde è un colore el quale si fa d’orpimento le due parti, e una parte indaco; e triasi bene insieme con acqua chiara. Questo colore è buono a dipignere palvesi e lancie, e anche si adopera a dipignere camere in secco. Non vuole tempera se non colla.