Il libro dell'arte/Capitolo CLI

Capitolo CLI

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Capitolo CL Capitolo CLII
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Capitolo CLI.

Il modo di fare un buon mordente per mettere d’oro panni e adornamenti.


El si fa un mordente, il quale è perfetto in muro, in tavola, in vetro, in ferro, e in ciascheduno luogo; il quale si fa in questo modo.

Tu torrai il tuo olio cotto al fuoco o al sole, cotto per quel modo che indietro t’ho mostrato; e tria con questo olio un poco di biacca e di verderame; e quando l’hai triato come acqua, mettivi dentro un poco di vernice, e lascialo bollire un poco ogni cosa insieme. Poi togli un tuo vasellino invetriato, e mettivilo dentro, e lascialo godere. E come ne vuoi adoperare, o per panni o per adornamenti, togline un poco in un vasellino, e uno pennello di vaio fatto in un bucciuolo di penna di colombo o di gallina, e fallo ben sodetto e punzío, e che la punta esca poco poco fuori del bocciuolo. Poi intigni poca cosa della punta in nel mordente, e lavora i tuoi adornamenti e i tuo’ fregi. E, come ti dico, fa’ che ’l pennello non sia mai troppo carico. La ragione: chè ti verrà fatto i tuoi lavori come capelli sottili, ch’è più vago lavoro. Voglia innanzi sentare più a fargli; poi aspetta di dì in dì. Tasta poi questi lavori col dito anellario della man diritta, cioè col polpastrello; e se vedi che piccola cosa morda e tegna, allora togli le pinzette, taglia un mezzo pezzo d’oro fino, o d’oro di metà, o d’ariento (benchè non durano), e mettilo [p. 105 modifica]sopra il detto mordente. Calcalo con bambagia, e poi col detto dito va’ leccando di questo pezzo d’oro, e mettendone sopra il mordente che non n’ha. E non far con altro polpastrello di dito, chè egli è il più gentile che abbi la mano: e fa’ che le tue mani sien sempre nette. Avvisandoti che l’oro che si mette in su’ mordenti, spezialmente in questi lavori sottili, vuole essere il più battuto oro e il più fiebole che possi trovare: chè s’egli è sodetto, non puoi adoperarlo sì bene. Quando l’hai per tutto mettuto d’oro; se vuoi, il puoi lasciare stare in nell’altro dì; e poi togli una penna, e spazza per tutto: e se vuoi ricogliere il detto oro che casca, o vero spazzatura, serbalo; ch’è buono per orefici, o per tua fatti. Poi togli della bambagia ben netta e nuova, e va’ brunendo perfettamente il tuo fregio mettuto d’oro.