Il giornalino di Gian Burrasca/5 gennaio
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Oggi ho avuto un’altra grande soddisfazione... Pare proprio che in casa di mia sorella si incominci un po’ a render giustizia ai ragazzi!
Stamani verso le dieci è venuto da mio cognato il professore Perussi, quello che fa le cure elettriche, e siccome si son chiusi tutti e due nello studio, io, dubitando che ci fosse qualche nuova complicazione nell’affare di quel signor marchese ritinto al quale sfregai una cipolla nel muso mentre era chiuso nel bagno di luce elettrica, mi son messo con l’orecchio al buco della serratura per ascoltare...
Dico la verità: se invece di aver sentito quel che ho sentito proprio con quest’orecchio me l’avesse raccontato qualcuno non ci crederei per tutto l’oro del mondo!
Il professor Perussi, appena entrato nello studio, dando in una gran risata ha detto al Collalto queste precise parole:
- Non sai che mi càpita? Quel marchese, sai bene, che veniva da me a fare i bagni di luce, dopo la canagliata che gli fece l’altro giorno quel pezzo da galera di tuo cognato, mi ha detto che in vita sua non era stato mai bene né si era sentito così in forze come quel giorno, e che certo doveva dipendere dalle fregagioni di cipolla fattegli sul viso durante il bagno... Conclusione: ora nel mio gabinetto gli fo una cura novissima, mai sentita rammentare nelle cronache scientifiche di tutto il mondo, che ho battezzato bagno di luce con massaggio faciale di allium cepa.
A questo punto hanno dato tutt’e due in una grande risata, e questa è stata una fortuna, perché così non hanno sentito la mia.
Poi il Collalto ha raccontato il fatto della marchesa Sterzi, e qui daccapo a ridere come due matti.
E pensare che spesso si sgridano i ragazzi per certe cose che, se i grandi aspettassero il tempo necessario per vedere come vanno a finire, dovrebbero invece lodarle e ringraziarci di averle fatte!