Il giornalino di Gian Burrasca/30 dicembre
Questo testo è completo. |
◄ | 29 dicembre | 31 dicembre | ► |
Oggi, mentre eravamo a colazione, Pietro il cameriere è venuto a dire a Collalto:
- Professore, c’è la marchesa Sterzi, che desidera parlar con lei per quella cura che le disse ieri l’altro...
Il Collalto che aveva molto appetito ha incominciato a sbuffare dicendo:
- Proprio in questo momento!... Dille che aspetti... E intanto tu va’ dal farmacista, e fatti spedir questa ricetta subito!...
E mentre il cameriere se n’andava ha aggiunto:
- Questa vecchia civetta che parla col naso come un òboe, si è messa in testa che io possa farla guarire... Però è buona cliente, e va trattata bene...
Dopo questo discorso mi è venuto naturalmente una voglia pazza di vedere questa signora, e poco dopo, con una scusa, mi sono alzato da tavola e sono andato nella sala d’aspetto dove infatti ho trovato una signora buffa con una bella mantella di pelliccia, e che appena mi ha visto mi ha detto:
- Ah, bel ragazzino... che fai?
Io lì per lì non ho saputo resistere alla tentazione di rifarle il verso, e ho risposto discorrendo col naso:
- Io sto bene, e lei?
Nel sentirmi discorrer col naso si è turbata, poi mi ha guardato, e vedendo che stavo serio, mi ha detto:
- Ah! forse anche tu hai la mia malattia?
E io, parlando col naso più che mai:
- Sissignora!
- Forse - ha seguitato la marchesa - fai anche tu la cura del professor Collalto?
E io daccapo:
- Sissignora!...
Allora mi ha abbracciato e baciato, e poi ha detto:
- Il professor Collalto è molto bravo, è uno specialista e, vedrai, ci guarirà tutti e due...
E io, sempre discorrendo col naso:
- Sissignora, sissignora!...
In quel momento è entrato il Collalto che sentendomi discorrere a quel modo è diventato pallido come questa carta, e voleva certo dirmi qualcosa, ma la signora non gliene ha dato il tempo perché ha detto subito:
- Ecco qui un mio compagno di sventura, è vero, professore? Anche lui, mi ha detto, è ammalato come me, e viene da lei a chiederle la guarigione...
Il Collalto mi ha dato un’occhiata che pareva volesse fulminarmi, ma per non pregiudicare la situazione ha detto in fretta:
- Eh, già, già... vedremo, sicuro! Intanto ecco, signora marchesa, prenda questa boccetta e faccia delle inalazioni mattina e sera, versando poche gocce del contenuto in una catinella d’acqua bollente...
Io sono uscito dalla sala e son corso da mia sorella, dove poco dopo mi ha raggiunto il Collalto che mi ha detto con la voce che gli tremava dalla rabbia:
- Bada bene, Giannino: se tu ardisci un’altra volta di entrare nella sala d’aspetto e di parlare con i clienti, io ti strozzo, hai capito? Ti strozzo, in parola d’onore... Ricòrdatelo! -
Come sono interessati gli uomini, e specialmente i dottori specialisti in malattie del naso e della gola!
Per paura di perder la clientela strozzerebbero anche le persone di famiglia e perfino i poveri ragazzi innocenti.