Il giornalino di Gian Burrasca/19 ottobre
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Stamani Luisa mi ha condotto in camera sua, mi ha baciato e con le lacrime agli occhi mi ha regalato un bello scudo d’argento dicendomi, al solito, di esser buono, di non fare sciocchezze, perché in casa col da fare che c’è per i preparativi dello sposalizio nessuno può badare a me...
L’ho sempre detto, io, che Luisa è la migliore di tutte.
Ho preso lo scudo e via, a mettere in esecuzione la mia idea.
Ho comprato dodici razzi col fischio, sei candele romane, otto tippi-tappi, quattro belle girandole e altri fuochi artificiali tutti svariati, coi quali festeggerò gli sposi la sera del matrimonio, in giardino.
Non mi par vero d’arrivare a quel momento. Intanto ho nascosto tutti i fuochi sull’armadio della mamma perché questa deve essere una sorpresa per tutti.