Il divin cibo mi sarà, dicea
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Nuvola_apps_bookcase.svg/20px-Nuvola_apps_bookcase.svg.png)
V1
Il divin cibo mi sarà, dicea
La Vergin sagra sul morir, negato?
Dicea, lassa!, col cuore innamorato,
Che con la lingua tanto non potea.
5Deh, Signor, sospirando soggiungea:
Nuovo a Te valico aprir non è vietato;
Vieni, ecco il petto, aprimi il manca lato,
E la fiamma del sen tempra, e ricrea.
Piacque al celeste Sposo il bel desìo,
10E penetrolle, aperto il fianco, al cuore,
E quindi unito alla bell’Alma uscìo.
Morte, di lei tu non avesti onore,
Ch’ella non morì già, ma si partìo
Dal suo bel vel per nuov’arte d’Amore.
Note
- ↑ Per la Beata Giuliana Falconieri.