Il cavallarizzo/Libro 1/Capitolo 32
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Cap. 32. Che le cavalle generose non deveno essere coperte ogn'anno dallo stallone.
Alle cavalle volgari è solenne partorir ogn’anni, ma io non vorrei già che così fosse delle generose. Percioche generariano gli heredi più forti, più grandi, & assai più belli. Et per il contrario essendo coperte ogni anno gli fariano men robusti, men grandi, & belli. Sì come si vede per essempio d’un terreno qualunque buono, se ogn’anno vien seminato, non produce poi così bene i suoi frutti. Però io lodarei molto che à quelle cavalle che sono più generose fosse usato questo rispetto, cioè di non darle allo stallone se non di due anni, in due anni, o almeno dui anni darle, & uno nò. Perche il latte materno sarebbe più fermo, lor più vigorose, & desiderose dello stallone, & il poledro che nascesse sarebbe più forte à tolerare ogni fatica; sì come vogliano Col. & Pal. Et la ragion vuole, perche anco il stallone non esercitandosi tanto nel coito, havrebbe più forza, havrebbe più abbondante & viscoso il seme, salirebbe la cavalla, con più desiderio, & per conseguente crearebbe gli heredi più robusti, arditi, & grandi. Perche da copiosa materia, & abondante, più corpo grande & forte si genera, che dalla poca & mal viscosa. Ma si deve avertire che anco in questo non si deve andare alli estremi; li quali sono sempre vitiosi. Percioche così dal troppo seme, & troppo viscoso, come dal poco & liquido, si causarebbeno effetti contrarij & dannosi così nel padre, come ne’ figli. Al che si po’ provedere, come dissemo di sopra, che se’l stallone restava di montare in quella Primavera fosse porgato, con purgatione conveniente all’esser suo, & essercitato un poco più dell’ordinario. Et perche dissemo ancora con l’opinione di Col. che alle cavalle fosse dato copia di poter coire in cotal tempo di Primavera, nel quale massimamente sono molestate dalla libidine, percioche se non le fusse data tal copia patirebbeno assai, & farebbeno quasi le pazzie, & hora per che ve ho detto, & ve l’ha detto ancora l’istesso Col. che le generose cavalle devrebbeno star alcune Primavere senz’essere coperte. Vi dico che quando questo vogliate fare cercate di farle ancor esse essercitare assai in tal tempo, più dell’ordinario; & in quel modo che più vi sarà ispediente, che così le levarete da quella mania & furore, che ben spesso le suol far allienar di mente: bagnandole anco nelle acque assai, & massime le devrete bagnar la natura com’io vi dissi delle cavalle che si tengano in istalla per cavalcare.