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DEL CAVALLARIZZO

ve ho detto, & ve l’ha detto ancora l’istesso Col. che le generose cavalle devrebbeno star alcune Primavere senz’essere coperte. Vi dico che quando questo vogliate fare cercate di farle ancor esse essercitare assai in tal tempo, più dell’ordinario; & in quel modo che più vi sarà ispediente, che così le levarete da quella mania & furore, che ben spesso le suol far allienar di mente: bagnandole anco nelle acque assai, & massime le devrete bagnar la natura com’io vi dissi delle cavalle che si tengano in istalla per cavalcare.


Cap. 33. Che non si deveno usare le cavalle sulle cacce, ne meno nelle imboscate.


Non credo che sia molto necessario dirvi altro circa il fatto delle cavalle. Pur non sarà fuor di proposito s’io gl’aggiungo che nelle cacce, dove siano concorsi di molti vivaci cavalli, non le debbiate usare. Perche i cavalli vedendolo, & sentendole annitririano; & forse farebbeno de gl’altri inconvenienti maggiori; per li quali si disturbariano le fiere, facendole avertite delli luoghi nelli quali sono poste le insidie per perseguitarle, prendere, & ammazzare; per il che non uscirebbeno, o se pur uscisseno, usciriano assai difficilmente. Et benche per le medesime ragioni pare che non si debbiano usare nelle guerre; nondimeno io sono di contrario parere; & lassando di dire perche siano veloci, patientissimi ad ogni disagio, & fatica piu che’l cavallo, & che resistano allo stare piu con la briglia in bocca, & con la sella indosso, & altre ragioni assai; si deveno usare perche rendeno l’orina nel corso senza punto fermarsi. Il che di quanta utilità sia nelle scaramucce, & nei fatti d’arme, & nelle correrie & scampi, lasso considerare à che sa quanto importi questo nella guerra; & ne gli eserciti. E’ ben vero che nelle insidie, & nelle imboscate, dove si ha gran sospetto, & si deve andare, & stare chetamente, io non le lodarei; per le medesime ragioni che della caccia havemo detto: & per altri ancora che si potrebbeno dire se bisogno fosse, & non volessimo passare ad altro piu secondo l’intento nostro, e di maggiore importanza.


Cap. 34. dei poledri mentre stanno in campagna, ridutti in stalla & altro à questo pertinente.


Havendovi io ragionato fin qui assai diffusamente della stallone, & cavalle di razza hora mi pare cosa convenevole, secondo l’ordine, di dire alcune cose de i poledri mentre che dimorano alla campagna; & dipoi che sono ridutti in stalla, & scapezzati. Devete adunque considerare il poledro mentre dimorerà alla campagna di che qualità sia. Et anco che parlando