Il calderone magico/Indistinguibile dalla magia
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Nella mitologia gallese, la dea Ceridwen possiede un enorme pentolone che produce cibo prelibato, ogni qualvolta gliene venga dato ordine con una formula magica nota soltanto alla dea. Nella scienza moderna, Buckminster Fuller ci ha fornito il concetto di "effimerizzazione", secondo cui la tecnologia diventa sempre più efficace e sempre meno costosa, via via che le risorse materiali investite nei progetti precedenti vengono sostituite da una quantità crescente di informazioni. Arthur C. Clarke ha messo in collegamento le due cose affermando che "ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia".
A molte persone, i successi della comunità open source sembrano un esempio inverosimile di magia. Software di alta qualità si materializzano "gratis", il che è bello finché dura, ma sembra a malapena sostenibile nel mondo reale, in cui dominano competizione e scarsità di risorse. Ma dov’è il trucco? La pentola magica di Ceridwen è soltanto un gioco di prestigio? E se non lo è, come funziona l’effimerizzazione in questo contesto? Qual è la formula magica della dea?