Il buon cuore - Anno X, n. 23 - 3 giugno 1911/Religione

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Vangelo della domenica di Pentecoste


Testo del Vangelo.


Disse il Signore Gesù a’ suoi discepoli: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherò il Padre, e vi darà un altro Consolatore, affinché resti con voi eternamente; lo Spirito di verità, cui il mondo non può ricevere, perchè non lo vede, nè lo conosce, voi però lo conoscerete perchè abiterà con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: tornerò a voi. Ancora un po’ di tempo, e il mondo più non mi vede. Ma voi mi vedete, perchè io vivo, e vivrete anche voi. In quel giorno voi conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi. Chi ritiene i miei comandamenti e li osserva, questi è chi mi ama. E chi ama me, sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò, e gli manifesterò me stesso. Dissegli Giuda (non l’Iscariota): Signore, donde viene che manifesterai te stesso a noi, e non al mondo? Rispose Gesù e gli disse: Chiunque mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e verremo a lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non os• serva le mie parole. E la parola che udiste, non è mia ma del Padre che mi ha mandato. Questo cose ho detto a voi dimorando in voi. Il Paracleto poi, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel nome mio, egli insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi. La pace lascio a voi, la pace mia do a voi.

S. GIOVANNI, Cap. 14.


Pensieri.

«Se mi amate, osservate i miei comandamenti».

Segno dell’amore è la vita, non la parola, facile da pronunziare, ancor più facile da dimenticare: non la parola che può sonare amabile, mentre il cuore odia od avversa, ma l’azione, la pratica espressione dell’animo nostro, dei nostri sentimenti.

Che cosa sta più a cuore agli apostoli che il veder accolti, seguiti quei consigli, quelle esortazioni, quegli orientamenti che ad essi lo spirito ha rivelato, nei quali essi han trovato la salute, pei quali han dato a volte la vita!

Con Gesù, tutti i santi, rivolgono a noi l’ammonimento dolce e severo: se mi amate, praticate i miei insegnamenti!

Come pratichiamo noi gli insegnamenti di Gesù?

Leggiamo il Vangelo, lasciamo che da quelle pagine esca e riviva davanti agli occhi la figura di Cristo; apriamo il nostro cuore alla parola del suo spirito e Poi paragoniamo a ciò la nostra vita.... e vediamo se lo amiamo nel modo in cui lo desidera!

Leggiamo le vite dei santi, ricordiamo l’esempio loro, se Dio ci ha concesso la grazia di conoscerne alcuno intorno a noi, e poi domandiamoci se la nostra vita adegua l’ideale di virtù, di pietà, che essi hanno attuato, per il quale sono vissuti.

Dietro il Maestro, i migliori suoi figli ci han dato e ci danno comandamento di carità, di schiettezza, di libertà, di pietà.... se li amiamo osserviamo il loro comandamento.

Ai discepoli sarà concesso lo spirito di verità, che in essi farà dimora; quello Spirito Santo che i mondani nè sanno, nè possono ricevere.

Qual dono migliore poteva Iddio fare a’ suoi fedeli?

Quando tutte le cose terrene sfumano o si volgono a nostro svantaggio, quando l’ingiustizia ci fa gemere e ci schiaccia, allora soprattutto, si capisce che dono sia quello della verità.

Intorno a noi son le tenebre e dentro noi c’è la luce, c’è il riposo che solo da essa procede.... pare d’essere giunti a una cima di monte e di vedere altri ancora erranti alle sue falde o incerti nel rintracciare il sentiero.... È una pena, perchè la pena dei fratelli è pena propria per il cristiano, è una smania d’ardore e di zelo per trar dall’affanno gli altri, che sono così nostri per la comune natura e la comune figliolanza divina: è soprattutto un dolore quando dal pendio, salgono insulti, salgono ingiurie.... (forse nel frastuono si perdon le voci amorevoli che chiamano e le braccia aperte che invitano non si vedono più).

Ma pur nell’incomprensione e nel dolore, che gioia sovrana vien dalla luce del vero!

Oh, venga presto il giorno in cui ogni uomo sia un figlio della luce, animato dal divino spirito di verità!

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace.... Non s’angusti il cuor vostro nè si sgomenti».

«Pace! che grande parola questa: pace! E che diverso significato ha per il cristiano e per il mondano! Per il mondano vuol dire: non diamoci fastidi inutili; per il cristiano vuoi dire: si compia il disegno amoroso di Dio». Così scriveva un’anima santa; e queste parole, con quelle di Teresa, sono il commento migliore alla frase evangelica: Nulla vi turbi; nulla vi sgomenti; tutto passa, Dio solo rimane.

Guardiamo con occhio religioso al succedersi delle cose che passano, immergiamoci il più che ci sia possibile nell’infinito, nell’eterno, apriamo tutta l’anima alla austera e solenne pace cristiana!

CASA FAMIGLIA PER IMPIEGATE


Somma retro L. 9332 —

Adele e Clotilde Riva, per un fiore sulla tomba del rimpianto marchese Carlo Ermes Visconti |||
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Totale L. 9342 —



Le offerte si ricevono ai seguenti ricapiti:

Marchesa Anna Visconti Casati (via Borgonuovo, 5) — A. M. Cornelio (via Gesù, 8).